Nino
Nino

Capelli Nino (per tutti Rino) nacque il 13 marzo 1916 a Ranica, un paese in provincia di Bergamo da molti considerato il primo paese della Valle Seriana. Secondogenito di Capelli Giacomo (18 aprile 1878 - 15 febbraio 1946) e di Gabbiadini Anna Maria (26 novembre 1881 - 27 febbraio 1968).

Frequentò la scuola sino all’età di 8 anni (terza elementare) come era molto in uso a quei tempi, finita la scuola si trasferiì con tutta la famiglia nel vicino comune di Nembro. Nel 1936, all’età di 20 anni iniziò il servizio militare obbligatorio nel corpo degli Alpini, i cosiddetti premilitari li svolse sotto il Sergente Pezzoli Cornelio Luigi (1889-1977), "non sapendo che il destino aveva riservato dei piani per loro".

In quegli anni coltivò la passione per lo sci e per la montagna, quando aveva un pò di tempo libero non perdeva occasione di fare qualche escursione. Dopo la guerra fece ritorno nella sua Nembro, fece molti lavori il più importante fu il camionista per la cartiera del paese.

Il 1954 fu l’anno che cambiò la sua vita infatti alla festa di un paese vicino (grazie alla futura cognata "Nina") conobbe una ragazza di nome Pezzoli Giuseppina "per tutti Maria" (26 aprile 1925 - 2 maggio 2016) i due si diedero appuntamento al cinema per la sera stessa (lei più giovane di 9 anni è la figlia di quel Pezzoli Cornelio che fu il suo sergente quando svolse il servizio militare), a dir la verità non erano del tutto sconosciuti perché quando Nino era più giovane frequentava spesso la casa dei Pezzoli solo che lei era troppo piccola per ricordarsi..la loro storia continuò e il 30 Giugno 1956 si sposarono, ad aprile del 1958 nacque il loro primo figlio che purtroppo morì nel dicembre dello stesso anno, ma questo non mutò il loro amore e il 26 gennaio 1960 nacque Giacomo.

Nel 1972 si ammalò gravemente, comunque si ristabilì, essendo rimasto un Alpino presenziò in molte Adunate (fu sempre socio ANA) inoltre fu uno dei fondatori (1946) del GAN (Gruppo Alpinistico Nembrese), fu molto amico dell'alpinista Carlo Nembrini il quale in segno di amicizia gli donò la picozza che gli fu compagna in molte imprese, oltre alla montagna era appassionato di ciclismo, seguiva molte gare con la propria moto (fra cui anche quelle del figlio), era anche un assiduo cacciatore.

Nel 1985 Nino e Giuseppina divennero nonni (il figlio Giacomo e la moglie Nadia ebbero una bimba che chiamarono Monia), nel 1989 dovette operarsi al cuore, anche se questo limitò molto la sua vita non gli impedì di godersi la famiglia, cosa che fece sino al 28 marzo 1999 giorno in cui morì all’età di 83 anni.




Nino con la divisa Alpina
Nino con la divisa Alpina

Finito il periodo di leva venne mandato in congedo ma il 3 gennaio 1940 venne richiamato alle armi nel battaglione Vallecamonica nel 5º Reggimento alpini per poi essere mandato in zone dichiarate in stato di guerra, il 23 ottobre da Brindisi si imbarcò per raggiungere Abbazia (all’epoca era zona italiana solo nel 1947 fu ceduta alla Jugoslavia e nel 1991 divenne della Croazia).

Il 18 febbraio 1941 sbarcò a Valona (Albania) e trasferito all’11° reggimento Alpini brigata Bolzano, il 9 marzo a Punta Nord venne catturato per poi essere liberato il 2 giugno e fu avviato al centro di raccolta di Lecco, dove vi si fermò per circa 6 mesi, il 5 dicembre fu spostato nella 334°compagnia alpina la quale era in zona dichiarata in stato di guerra, il 12 maggio 1942 fu ricoverato nell’ospedale da campo militare di Gospić (Croazia) per malattia e vi rimase sino al 9 giugno e poi fu trasferito in quello di Abbazia dove vi rimase per 3 giorni, infatti, il 12 giugno venne mandato al comando truppe del 5° Alpini per licenza straordinaria.

Il 27 ottobre rientrò nella 349° compagnia brigata alpina, il 29 aprile 1943 fu ricoverato all’ospedale da campo numero 129.

Dall' 8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 fu mandato in servizio sbandato nella zona di Bergamo.

Il 3 settembre 1945 fu collocato in Congedo illimitato.

Nel 1977 fu insignito della croce di merito di guerra (Valor Militare) per aver partecipato al 2°conflitto mondiale.